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15.2.09

Facebook sul cellulare

La fonte è autorevole, Facebook sbarcherà sui cellulari 3. Intanto si parte dal Regno Unito:
“3 UK is the first operator to integrate Facebook into the handset/device, with a “Facebook button” that will take users directly to the site. It will be part of an “ultimate handset”, which will be launched for Christmas, reports MarketingWeek. This is the first such operator to do that, and in keeping with Facebook’s huge popularity within UK…from 3’s perspective, it is amping up its focus on mobile internet, which will be supported by a series of ad campaigns.“

Una buona notizia per i clienti che vorranno integrarsi anche via rete mobile al più popolare social network del mondo. In tal senso ricordiamo a tutti i lettori di Mondo3 che è possibile iscriversi al Gruppo Mondo3 di Facebook.





Facebook, è un famoso sito social network, dove si può chattare, creare un proprio profilo, condividere le foto e tante altre cose.

Da tempo gli utenti possono accedere al sito tramite i cellulari Nokia, e con i cellulari di 3 Italia, ma ora ci si potrà accedere con tutti i modelli Windows Mobile.

Tramite il sito “Face of Mobile“, potete scaricare il programma Friend Mobilizer per l’uso di Facebook, in modo da poter iniziare a usare Facebook direttamente sul vostro cellulare.

Grazie a questo applicativo, i contenuti e lo stile di Facebook, saranno adattati allo schermo del vostro cellulare.
Troverete il supporto completo a profili, messaggi, updates del muro e dello status.

Una bella notizia per tutti quelli che usano costantemente questo social network…



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RAGAZZE TROPPO CARINE SU FACEBOOK? RICATTATORI GAY

È piuttosto risaputo che ci sono tanti uomini che si divertono sui social network facendo finta di essere donne. Non so cosa ci trovino, ma ne conosco un paio io stesso.

Quelli che conosco io sono solo degli idioti, in giro ce ne sono però di pericolosi. Immaginate di aver incontrato su Facebook una ragazza carina, davvero carina e che questa vi chieda una vostra foto nudo. Ragazzi, non manadatela, specialmente se è molto carina.

Prendete il caso di Anthony Stancl, diociottenne del Wisconsin. Con un profilo femminile abbordava ragazzi, chiedeva loro foto nudi e poi liminacciava di mostrare la foto a tutta la scuola se non facevano sesso con lui.

La polizia ha individuato 31 vittime di cui 7 hanno ceduto al ricatto facendo sesso con Anthony nei bagni della scuola, nel parcheggio e a casa stessa delle vittime.

Non so cos'avremmo fatto noi se ci fossimo trovati nella stessa situazione, ma il consiglio è di non cedere mai ai ricatti... e di non inviare foto agli sconosciuti.





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Facebook: polemica per il gruppo che sostiene lo stupro


Facebook continua ad essere al centro di roventi polemiche. Soprattutto per quanto riguarda i gruppi che vengono creati all’interno di questo social network. Prima avevano fatto discutere i gruppi di Facebook che inneggiavano a Toto’ Riina. Ma adesso la situazione e’ peggiorata: qualcuno ha creato un gruppo a favore dello stupro.



Mentre il mondo della politica discute sul tema della sicurezza, ecco che Facebook ci propone il gruppo a sostegno dello stupro di gruppo. Per fortuna quello che vogliamo pensare sia solamente una goliardata non ha ottenuto un gran successo: c’e’ solamente un fan. Ma e’ comunque un fatto grave.

Grazie ad un lettore se n’e’ accorto per primo Walter Veltroni, che commenta: “È una vergogna, quel gruppo su Facebook va chiuso”. Ma anche gli altri utenti di Facebook gridano il loro sdegno: “Sei uno schifo di persona” e altri insulti del genere vengono diretti a chi ha creato questa pagina.

Gabriella Carlucci chiede la regolamentazione di Facebook, con relativa eliminazione dei gruppi offensivi e pericolosi: “le donne italiane, vittime di abusi carnali, devono essere difese e tutelate. Dopo l’apologia della mafia i fan dello stupro di gruppo. Il social network più famoso del mondo sta diventando sempre di più un luogo virtuale dove impera l’illegalità ma soprattutto l’impunità“.

Ma intanto il gruppo e’ ancora li’!

FONTE: http://www.haisentito.it/



Mafia su Facebook: gruppi di sostegno ai padrini non bloccati online. Polemica.



Su Facebook esistono gruppi di sostegno a personaggi di spicco della mafia, come Riina e Provenzano. Ed è polemica.
a cura della Redazione


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Chi conosce Internet sa che quello che si trova sul web non fa altro che riflettere (e a volte amplificare) ciò che accade nel mondo reale. Ne è lo specchio e la potenza del mezzo può portare a volte a deformare la realtà. Per questo stupisce, ma non troppo, che su Internet vi siano gruppi di sostegno ai boss della mafia italiana.

Che la mafia goda di un certo favore in determinati ambienti e contesti sociali, infatti, è cosa nota. E così, questo humus è finito in Rete, per la precisione su Facebook, il sito di social networking più popolare del momento. Qualcuno ha pensato di creare dei gruppi a sostegno di personaggi come Totò Riina e Bernardo Provenzano, ottenendo un notevole riscontro di sostenitori che hanno aderito all’iniziativa. E ovviamente non poteva non nascere la polemica. Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni, ucciso proprio dagli uomini di Riina, sottolinea che il male, purtroppo, esercita ancora fascino sui giovani e che è necessario impegnarsi perché ciò non accada. «Certi messaggi su Internet, certi film non aiutano» osserva la signora Falcone.

L’indignazione ha travalicato i confini nazionali. Daisy Goodwin, opinionista del quotidiano inglese Times, ha scritto un articolo in cui attacca senza mezze misure la policy di Facebook, dove le foto di donne che allattano al seno vengono rimosse perché considerate nudità e dove la censura, invece, non colpisce chi inneggia ai capimafia. «Una strana morale», la definisce Goodwin.

Preoccupazione viene espressa anche da Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, anch’egli vittima di Riina e Provenzano. Secondo Salvatore, è in corso una campagna ben precisa di disinformazione per delegittimare i magistrati e coloro che cercano la verità sui fatti di mafia. Borsellino sostiene che dietro l’identità di giovani che inneggiano ai padrini vi siano uomini che in realtà conoscono molto bene le inchieste che riguardano Riina e compagnia e che i messaggi sul sito di social networking siano un ulteriore modo per creare un clima favorevole alla revisione dei processi dei padrini e dei loro sodali.

Autore: Arianna Bernardini

FONTE: http://www.webmasterpoint.org

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